Cenni sul linfedema
Gambe pesanti, gambe a colonna con cute pallida e sottile, presenza di cellulite sugli arti inferiori, sono quei segni che spesso percepiamo come un problema puramente estetico.
In realtà, dopo un’accurata anamnesi ci rendiamo conto che si tratta invece di un’alterazione a carico del sistema linfatico, la cui funzione è quella di rimuovere le tossine e i liquidi dallo spazio interstiziale.
Un difetto di tale sistema è in grado di determinare un linfedema, cioè un accumulo di linfa nello spazio interstiziale.
La terapia del linfedema
Il trattamento del linfedema degli arti inferiori è prevalentemente conservativo e si divide in farmacologico e fisico-compressivo.
La farmacoterapia prevede l’utilizzo di bioflavonoidi e derivati, mentre il trattamento fisico-compressivo comprende diverse metodiche:
√ il drenaggio linfatico manuale;
√ la compressione;
√ la pressoterapia;
√ la declivoterapia;
√la termoterapia.
L’associazione di queste terapie è in funzione dello stadio evolutivo del linfedema.
La terapia fisica viene suddivisa in due fasi:
la prima fase, è rivolta alla riduzione del carico linfatico, con conseguente diminuzione del volume dell’arto e comprende il drenaggio linfatico, l’elettromiostimolazione, il bendaggio, l’esercizio fisico e il trattamento cutaneo.
la seconda fase, stabilizza ed eventualmente migliora il risultato conseguito gradualmente e si basa sull’uso quotidiano della calza elastica, sull’esercizio fisico, sulla mesoterapia e il trattamento di mantenimento con criobendaggi.
La terapia include anche norme igieniche e comportamentali di tipo preventivo, per esempio:
√ evitare di stare troppo tempo seduta o in stazione eretta;
√ proteggersi dalle radiazione solari e dalle fonti di calore;
√ non indossare calze con elastici e calzature con tacchi troppo alti;
√ in estate evitare i sandali;
√ curare l’igiene dei piedi;
√ evitare le punture d’insetti;
√ mantenere gli arti in scarico, muovendoli spesso, soprattutto durante i lunghi viaggi;
√ eseguire gli esercizi fisici in maniera dolce e non in maniera agonistica.
Trattamento fisico a livello ambulatoriale
Il drenaggio linfatico manuale, la pressoterapia e l’elettromiostimolazione sono i trattamenti fisici maggiormente impiegati a livello ambulatoriale.
Il Drenaggio Linfatico Manuale o linfodrenaggio è una tecnica di massaggio manuale effettuata sul decorso dei vasi linfatici con lo scopo di favorire il defluire della linfa.
Ha origini antichissime ma la notorietà si deve ai coniugi Vodder che intorno agli anni 30 trattarono pazienti affetti da diversi tipi di patologie che presentavano una compromissione del sistema linfatico.
Il linfodrenaggio è molto utilizzato in ambito medico-estetico come trattamento anticellulite e post-chirurgico nelle pazienti che si sono sottoposte ad interventi liposuzione.
Ricorda:
l’efficacia del trattamento dipende molto dal tuo stile di vita, infatti va accompagnato ad una corretta alimentazione e ad una regolare attività fisica, ed è influenzata dal numero di sedute a cui ti sottoponi. Tanto più costanti sono i trattamenti, maggiore è l’efficacia.
In ambito medico-estetico esistono dei dispositivi in grado di effettuare un linfodrenaggio meccanico: si tratta di un sistema meccanico chiamato pressoterapia che attraverso un incremento e una riduzione alternati della pressione sul tessuto cutaneo, drenano l’edema e permettono l’eliminazione dei liquidi in eccesso.
Controindicazione
Il linfodrenaggio è sconsigliato per le pazienti affetti da edemi cardiaci, gravi disturbi pressori, infiammazioni acute e durante il ciclo mestruale.