Il rischio di ammalarsi di tumore al seno aumenta con l’aumentare dell’età fino alla menopausa, ciò è legato al progressivo stimolo proliferativo che gli estrogeni esercitano sull’epitelio mammario.
Tra i fattori di rischio per il tumore al seno vanno ricordati:
1. Fattori ormonali e riproduttivi:
√ lunga durata del periodo fertile;
√ non avere avuto figli;
√ prima gravidanza dopo i 30anni;
√ mancato allattamento al seno;
√ terapia ormonale sostitutiva durante la menopausa e per un lungo periodo di tempo.
2. Familiarità ed ereditarietà
3. Fattori dietetici e metabolici rappresentati da:
√ Obesità, in post-menopausa il tessuto adiposo rappresenta la principale fonte di produzione di estrogeni circolanti con conseguente stimolo sulla ghiandola mammaria.
√ Sindrome metabolica legata soprattutto allo stile di vita, alla ridotta attività fisica, a una dieta ipercalorica ricca di grassi e zuccheri raffinati. Questa sindrome è caratterizzata dalla presenza contemporanea di almeno 3 dei seguenti fattori: obesità addominale; ipertensione; aumento del colesterolo e/o dei trigliceridi; diabete o alterato metabolismo glicidico.
√ Abuso di alcol e fumo di sigaretta
√ Radioterapia del torace e precedenti tumori al seno
Tumore al Seno e Alimentazione
Diversi studi scientifici hanno dimostrato che elevati livelli plasmatici di ormoni sessuali (androgeni ed estrogeni, soprattutto in menopausa), favoriscono lo sviluppo del tumore al seno e inoltre tale rischio può essere associato anche ad elevati livelli di insulina.
Va da sé, che per prevenire il tumore al seno è necessario adottare uno stile di vita sano che parte dalla vita di ogni giorno, come per esempio:
√ evitare esami radiologici non necessari;
√ in menopausa utilizzare bassi dosaggi ormonali e per un breve periodo di tempo;
√ a partire dai 20 anni iniziare l’autopalpazione del seno e dai 40 anni in poi associare all’autopalpazione i regolari screening oncologici e le visite specialistiche adeguate.
Lo stile di vita comprende anche una corretta alimentazione capace di modulare i livelli di insulina.
Risulta quindi importante:
Seguire una dieta mediterranea con consumo di prodotti di stagione di buona qualità, evitando i cibi precotti e riducendo il consumo di prodotti confezionati con farine raffinate (tipo 00), prodotti di pasticceria commerciale; patate, purea, patatine fritte, bevande gassate, succhi di frutta, caffè e tè zuccherati.
Preferire prodotti confezionati con farina di grano duro possibilmente integrale, riso integrale, ma anche farro, orzo, miglio, grano saraceno e fiocchi di avena.
Ridurre il consumo di grassi animali che si trovano nelle carni bovine, nel latte, in tutti i prodotti di derivazione del latte, nelle carni suine e nelle uova;
Aumentare il consumo della frutta di stagione e della verdura, in particolar modo (cavoli, cavolfiori, broccoli, cime di rapa, cavolini di bruxelles, rape, ravanelli e rucola).
Alimentazione, Tumore al Seno e Chemioterapia
La maggior parte degli effetti collaterali della chemioterapia interessano l’apparato digerente.
Si riscontrano frequentemente disturbi della bocca e dell’intestino accompagnati da nausea e vomito.
Curare l’alimentazione, prima, durante e dopo il trattamento aiuta a contrastare gli effetti negativi della chemioterapia.
È consigliabile assumere alimenti di consistenza morbida e cucinati in modo semplice.
È importante masticare il cibo lentamente e frazionare i pasti durante la giornata in più spuntini per non lasciare lo stomaco completamente vuoto.
La nausea può essere alleviata dall’assunzione di cibi salati e asciutti.
Durante la chemioterapia, vanno bene i cereali integrali sotto forma di crema (crema di riso, creme di legumi).
Dopo la chemioterapia è preferibile mangiare verdure e cereali poco raffinati, legumi e pesce.
Alimentazione, Tumore al Seno e Prevenzione
Le indicazioni nutrizionali di prevenzione dei tumori consigliano:
Per la colazione, non introdurre prodotti raffinati ricchi in zuccheri come brioches, prodotti di pasticceria, biscotti e marmellate con zuccheri aggiunti.
Questi prodotti alzano immediatamente la glicemia, mentre a metà mattina provocano un brusco calo glicemico.
Per salvaguardare la salute senza rinunciare alle proprie abitudini basta adottare qualche piccolo accorgimento:
√ biscotti e fette biscottate preparate con farine integrali o semi-integrali;
√fiocchi di avena e muesli senza zucchero;
√dolci senza zucchero o con poco zucchero grezzo, senza latte e senza burro;
√alternare il latte vaccino con bevande di origine vegetale (latte di avena, di riso o di mandorle);
√ pane integrale a lievitazione naturale;
√ marmellata senza zucchero.
Per i Pasti principali è importante basare il pranzo e la cena su alimenti prevalentemente di origine vegetale, poco o non raffinati, con verdure non amidacee e frutta di stagione.
Per gli Spuntini vanno scelti alimenti capaci di dare energia, senza appesantire la digestione.
È preferibile mangiare la frutta lontano dai pasti, sceglierla secondo la stagione e quando è possibile privilegiate i frutti di bosco (fragole, mirtilli, lamponi, ribes, more): ricchi di polifenoli e antiossidanti utili per combattere i radicali liberi.
La frutta secca, in particolare noci, nocciole, mandorle, semi di girasole o di zucca, alimenti ricchi di Omega-3 e Omega-6, è efficace nella lotta contro il colesterolo cattivo e contro l’invecchiamento cellulare.
Le verdure crude come il sedano, le carote, i finocchi e tutte le verdure a radice possono essere un’ottima idea per un salutare spuntino spezza-fame perché essendo ricche di acqua e di fibre, hanno un apporto calorico basso e rappresentano una ricca fonte di vitamine e sali minerali.
Anche i biscotti e le gallette di riso integrali sono ottimi come spuntino.
Concludo con un consiglio:
Avere una sana alimentazione, rappresenta un importante obiettivo da raggiungere per promuovere uno stille di vita adeguato, per ridurre il rischio del sovrappeso, dell’obesità e anche dei tumori.
Da non dimenticare che accanto alla corretta alimentazione è importante lo svolgimento di una regolare attività fisica che comporti movimento aumentando così il dispendio energetico.
Per approfondire:
http://www.andosonlusnazionale.it/informazioni-utili/l-alimentazione.html
“Alimentazione durante la chemioterapia” – prof.Franco Berrino
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